E’ stato un piacere accogliere, sabato e domenica 19-20 luglio, un gruppo di cicloescursionisti in visita alla nostra Valle. Appartengono alla associazione Amici della Bicicletta, associata FIAB. Gente che ama la bicicletta come mezzo di spostamento sia sotto il profilo della conoscenza del territorio che della mobilità quotidiana.

Arrivano da Genova in treno, a dimostrazione che il connubio treno+bici può affrancarci dall’automobile, anche da noi, dove il servizio delle ferrovie non è eccellente come in altri paesi europei. Quantomeno la Ragione Liguria ha messo del suo rendendo gratuiti i passaggi delle biciclette al seguito.

Dunque, appuntamento alla stazione di Taggia (il treno arriva con un pò di ritardo .. per non smentire …). Ci incanaliamo per introdurci alla porzione di ciclabile che unisce il mare e la ciclabile del parco costiero con Taggia. Qui annotiamo la scarsa sensibilità dei progettisti che hanno recentemente disegnato la viabilità all’esterno della nuova stazione e non hanno pensato a raccordare con l’inizio della ciclabile. Manca anche la segnaletica, cosicchè chi arrivasse in stazione senza dettagliate informazioni si dirigerebbe verso monte ignorando la ciclabile che corre oltre il torrente.

A Taggia la prima pausa: caffè, focacce, i famosi canestrelli.

Ci si avvia verso monte. La strada (per ora) è obbligata, si correo lungo l’alveo del torrente che da il nome alla valle. A Badalucco sosta ristoro presso il negozio di Paolo Raibaudo, Presidente del Consorzio Valle Argentina, che ci accoglie con tisana corroborante e torta dolce. E si parla della bellezza e della prospettiva della Valle. Paolo dà un grande contributo di entusiamo alle iniziative valligiane e quest’anno gli sono state riconosciuti questi meriti in occasione del “Bistrot dell’Ulivo” in casa del produttore oleicolo e frantoiano Franco Roi. Sarebbe stato piacevole fermarsi e partecipare a questo evento, ma gli orari non potevano coincidere.

A Molini di Triora ci attende Daniela Lantrua, Presidente di Legambiente Argentina. Maestra di cerimonia nell’accompagnarci alla visita di Casa Balestra, dimora storica della sua famiglia, e cuciniera deliziosa. Diamo chiari segni di apprezzamento del buffet che ci ha preparato, in particolare la frittata di trombette, per non parlare dei delicati ravioli.

Da qui si sale, verso Triora dove alcuni approfitteranno di una visita al Museo della Stregoneria, per poi fare l’ultima rampa verso Realdo, il “nido d’aquila” arroccato in cime alla Valle, alle pendici del Monte Saccarello. Sistemazione al Rifugio Realdo e cena alla Trattoria Desgenà. Capra e fagioli in testa alle preferenze.

Dopocena al Museo “Cà de Brigaschi, dove Giacomo Revelli presenta il suo libro “Nel tempo dei lupi“, dopo una presentazione curata dal prof. Antonio “Nino” Lanteri, perfetto conoscitore della zona oltre che Presidente della associazione “A Vastera“. Il duetto tra Giacomo e Nino, tra parlata italiana e brigasca è memorabile.

Riposo al Rifugio Realdo.

Ci svegliamo con la pioggia, stranamente al mattino in questa occasione. Così ci si concentra sulla colazione. Tutti si danno da fare per mettere in ordine e preparare i panini per un leggero pranzo al sacco.

La pioggia lascia un intermezzo e il gruppo si dirige verso la bassa di Sanson. Qui si divide, alcuni tornano a Realdo, altri, più attrezzati con i lori mezzi a due ruote, proseguono per Collardente, Passo della Guardia e discesa a Triora dove di due gruppi si ricongiungono e sostano tra rostelle, patatine e birra in occasione dell’anteprima di Triora West.

Non resta che fiondarsi a fondo valle e raggiungere la stazione di Taggia.