Un gruppo di giovani genovesi si ritrova a fine anno nel Rifugio che riaprirà i battenti all’inizio della nuova stagione.

Qui incontrano un gruppo di amanti dell’antico borgo, pochi residenti, altri provenienti dalla costa, e ne nasce una sodalizio per organizzare, in semplicità, un convivio perattendere l’anno nuovo.

Daniele si occupa di accendere il forno comunitario del borgo, con le legna che avevamo accatastato in estate. E’ uno spettacolo il fuoco scoppiettante nell’antro a volta. Le torte che abbiamo preparato lievitano nel vano prospicente la fornace, mentre arriva Mara con una deliziosa quiche che accompagna il Cote du Rhone di Marc. Farinata a ripetizione, mangiata calda appena uscita dal forno.

Daniele è infaticabile, pur se supportato da qualche buon bicchiere di rosso. Monica e Alberto hanno preparato una magnifica teglia di lasagne che vanno in forno, insieme a focacce di diverso tipo. Una grande teglia di pere kaiser al vino rosso e un “coccio” di fagioli di Badalucco, riserva di Paolo, fanno la loro lenta cottura col fuoco che nel frattempo si è stamperato.

In cucina c’è chi si dà da fare per preparare zampone, cotechino, e …. la lista sarebbe lunga

A mano a mano il convivio si completa, con l’arrivo degli amici di Badalucco. Si mangia si chiacchiera animatamente e si attende la mezzanotte. Prima dello scoccare, arrivano altri amici di Realdo per il brindisi. Mara, con uno splendido vassoio di cioccolatini da lei confezionati col miele di Edoardo.

Non mancano i fuochi pirotecnici a squarciare la notte fredda e stellata, unico segno di presenza uma na nella notte inoltrata nel borgo.

Con questa, abbiamo sperimentato una modalità di incontro conviviale che sarà oggetto di ripetute iniziative a cura della Associazione che stiamo riattivando: qualcuno si occupa di preparare un piatto centrale, chi partecipa contribuisce con alimenti o bevande accessorie.

Un piacevole incontro e un auspicio di positività per l’anno appena iniziato. Avremo molto da raccontarvi da qui in avanti.